Il dr. Giuseppe D’Innella del “Centro Diagnostico Tranese” in questo articolo illustra come viene effettuato il tampone rapido: Ecco tempistiche e curiosità.
Nuove armi per individuare un’infezione da Sars-Cov-2: si tratta di un nuovo test antigenico rapido, autorizzato dal Ministero della Salute esclusivamente per l’uso da parte di Operatori Sanitari, che fornisce risultati in brevissimo tempo.
Il test ha ricevuto il marchio Ce per rilevare il virus Sars-CoV-2 nelle persone sospettate di aver contratto infezione da Covid-19.
Il nuovo test è “un’opzione per lo screening di Covid-19 affidabile e modulare” e “può anche essere uno strumento molto utile per supportare strategie di salute pubblica, come il tracciamento dei contatti e i test su larga scala di persone sospettate di avere un’infezione in atto”.
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Il test antigenico, il cosiddetto “tampone rapido”, consente di effettuare l’esame con maggiore frequenza e su un numero elevato della popolazione. Ciò in modo che le persone che abbiano contratto l’infezione possano essere identificate tempestivamente, contribuendo a rallentare la diffusione del virus”.
Questo, pertanto, è realmente un potente strumento che rende i test su larga scala rapidi e realmente accessibili a tutti.
L’esecuzione
L’esecuzione del test è estremamente semplice: viene eseguito un tampone naso-faringeo sicuro e indolore e il secreto così raccolto viene rapidamente analizzato.
Mentre i test molecolari per il Covid-19 identificano e amplificano la sequenza nucleotidica dell’RNA Virale, il test antigenico rileva una proteina del virus per determinare se una persona è attualmente infetta. Ne risulta che il tampone antigenico è concretamente uno strumento potente per rallentare la diffusione dell’infezione, poiché fornisce informazioni fondamentali in una fase del ciclo infettivo in cui le persone sono a più alto rischio di diffusione della malattia.
L’esecuzione del tampone rapido è infatti consigliata nelle prima settimana a partire dalle 72 ore dal potenziale contagio e, in caso di positività, resta comunque obbligatoria la conferma attraverso l’utilizzo del tampone molecolare.
a cura del dr. Giuseppe D’Innella
